Benvenuti sul mio blog!!!

martedì 19 dicembre 2017

l'albero di Natale

Io adoro, l'albero di Natale .
Vado pazza per la sua delicatezza, per la sua assoluta personalità cosi' diversa di salotto in salotto.
Piccolo, medio, grande, verde, argentato, bianco, dorato.... in Cina ne hanno costruiti di ogni.

Adoro decorarlo, ammirare le sue lucine che vanno e vengono, osservare le decorazioni che mi sanno di casa, di famiglia, di intimità.
Osservandone uno "vecchio", poi, si possono anche leggere dei racconti della vita vissuta in quella casa, del carattere di chi vi abita, dei sentimenti di chi l'ha decorato.
Vero che il presepe è sicuramente piu' italiano di questa usanza, ma di certo l'albero, almeno a mio avviso, è piu' spettacolare e sorprendente.


Si parla del Natale come una festa solo dei bambini (e forse lo è princinpalmente) ma che CREDE sa che si tratta della festa della speranza.
E prima ancora lo era, per i celti, la festa che vedeva la fine del periodo delle fatiche e l'inizio del periodo piu' buio in cui la Grande Madre Terra si riposava.
Molti riti arrivati fino a noi (il ceppo natalizio, che doveva ardere per tutto il periodo delle Feste, ora sostituito con l'albero, i regali fatti ad amici e parenti, il grande banchetto erano tutti propiziatori per il raccolto che rarebbe venuto a fine inverno) provengono da quel popolo che ancora oggi ci affascina tanto, ancor piu' degli etruschi.

Ora: SPELACCHIO.

Io lo dico da sempre:
con la possibilità che abbiamo di avere un albero di Natale FINTO che duri nel tempo, ci ritroviamo sempre a segarne uno da lo sa Dio quale foresta per trasportarlo e fissarlo in una  piazza a respirare smog e morire lentamente.
Mi ricorda un crocifisso.

Purtroppo stavolta non ha resisitito allo stress: stavolta piazza Venezia si ritrova con un cadavere riempito di pallette.
Simbolo involontario di una ennesima barbarie che solo l'essere umano ha saputo concepire.
Chissà che per una volta non si impari qualcosa o se l'anno prossimo non ci troveremo da capo a dodici?

Provero' a scrivere una email alla Sindaca.



giovedì 7 dicembre 2017

Quattro anni di Barbie all'uncinetto

Ebbene si, ho oltre 40 anni e ADORO le Barbie.
Le ho sempre amate moltissimo.
da bambina e da ragazzina ho sempre e solo giocato con questo tipo di bambole, mai stata attratta dai bambolotti.
Child free fin da piccoletta, io.
Superati i 20 anni di età ho iniziato a comprarmele per conto mio (nessuno me le avrebbe piu' regalate), ricordo che il mio primo acquisto fu una ballerina del tipo "my first".

Ed ora, ultra quarantenne, mi trovo a combattere con le opinioni dei parenti piu' stretti, come se il fatto che mi piacciano tanto delle bambole cosi' particolari da diventare persino simbolo dei tempi che passano, oggetto CULT come le automobili,  fosse motivo di scherno e di accusa.
Ma io vado dritta come una spada, e come sa bene chi mi segue qui' o sui social (sono sia un facebook, sia un twitter sia su instagram) e chi mi conosce di persona sa che da quattro anni mi cimento con l'uncinetto e la lana acrilica.
Faccio sopratutto amigurumi, ma da qualche tempo mi sto cimentando anche con i vestiti per le mie stupende Barbie di recupero.
(Per festeggiare i miei piccoli capolavori, eccovi uno slide che ho caricato sul mio canale youtube.)


..e non solo: ultimanente mi sono comprata la CURVY, che adoro, e subito dopo sempre della stessa serie mi sono anche presa quella fashionistas curvy pink daisy, da non fare pero' uscire dalla scatola: fa parte solo della collezione.




Mia sorella mi accusa di GIOCARCI, con le Barbie.
A parte che non vedo cosa ci sia tanto da puntare il dito, ma comunque NO, non ci gioco.
Ricordate ragazze, come si gioca con le Barbie?
Ci si mette per terra o al tavolino e si creano dialoghi, situazioni quotidiane, avventure immaginarie.
Io una volta, tantissimi anni fa', per intrettenere una bambina ci riprovai, ma scoprii che non faceva piu' per me, di averne perduta la capacità, come ogni adulto.
Pero' dato che amo tanto questo tipo di bambole, trovo gusto e piacere recuperarle nei mercatini (in cui le trovo nude ed abbandonate) e con l'uncinetto far loro degli abiti unici.
Cosa che sto facendo sopratutto per la mia Curvy, cui ho anche cambiato nome proprio in virtu' della sua somiglianza incredibile col personaggio che disegnavo da piccola (leggete il post precedente).

Allora se questo puo' essere giocare con la Barbie, e sia.
Io non intendo lasciarmi travolgere dalle malelingue.
Melody sta avendo un guardaroba che si arricchisce giorno per giorno ed io faccio tanta esperienza in piu' con il mio uncinetto.
Mi diverto.
Mi rilasso.
E va bene cosi'.