Quel posto è magico.
Lido, il posto in cui ho passato tutte le estati della mia infanzia tra Barbie, pedalate e scottature, dove ho imparato ad arrampicarmi sui cancelli e nuotare a cagnolino, dove ho stretto al mio cuore riti che resteranno nella mia storia per sempre e che spero di mantenere vivi ancora a lungo.
Quella casa forse un giorno verrà venduta mio malgrado, ma per ora resta intrisa di tantissimo amore.
Sono tre anni che non vedo quel mare a cui da bambina affidavo le mie emozioni e del quale ascoltavo la risacca mentre i grilli amoreggiavano tra l'erba del giardino perennemente semi incolto.
Quel profumo di salsedine che impregna i letti, misto ad AUTAN e crema contro le scottature.
E il pomeriggio ad ascoltare le tortore, stesi a riposare dopo il pasto piu' importante della giornata.
E i compiti di scuola, quella schiavitu' che mi ha accompagnata per tanti pomeriggi, bloccata ad imparare matematica quando io avevo bel altre idee per la testa.
Ah, l'adolescenza...
Ho nostalgia di quel posto.
Troppo tempo senza metterci piede.
Probabilmente nemmeno quest'anno riusciro' a rivederlo, ma il prossimo anno, se Dio vorrà, con tutte le reti a proteggere il nipotino in arrivo e il gatto fin troppo cacciatore, forse qualche settimana potro' godermela, al mare.
A passeggiare di nuovo al tramonto, affondando i piedi nella sabbia ormai non piu' rovente.
Lido, ti amo.
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