E' arrivato Giugno, e con esso l'estate e le sue temperature assurdamente calde.
Roma soffre sotto i 30° ed io mi strovo ad avere cambiato coordinatore, al alvoro.
Le regole cambiano, aumentano, sembra di vederle agitarsi in una strana danza cui noi operatori siamo costretti a seguirla.
Poesia a parte, segnalo una favola.
Si' esatto: una favola.
l'ultimo lavoro di Giorgio Faletti, pubblicato da sua moglie a postumi.
Una fiaba particolare che non ha veri protagonisti, ne' draghi da sconfiggere ne' principesse da salvare ne' torri da scalare o spade da incrociare.
Una favola sul mondo e sull'animo umano che consiglio a tutti di leggere.
Un congedo agrodolce, un ultimo pensiero di un uomo profondo e triste che sapeva far ridere nonostante tutto.
Detto cio'...mare arrico! Anzi no.
Mi sa che nemmeno quest'anno riusiro' a vederle quelle onde che tanto amo.
Vabbeh...non è detto...la stagione è ancora lunga.
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