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martedì 14 marzo 2017

mistero a viale Amelia

Stamani ho rischiato di brutto.
Attraversando la strada SULLE STRISCE E COL SEMAFORO VERDE PER ME mi sono trovata ad un centimetro da una pantera della polizia che correva a tutta velocità.
Sirene spiegate e paletta in piena vista.
No..non sono una suicida: solo che ormai sentire una sirena che si avvicina è per me roba normale, dato che vivo in una zona ultra trafficata a due passi da una caserma dei pompieri, una centrale di polizia, un grande ospedale e una caserma dei pompieri.
Non sento quasi altro che sirene tutto il giorno!

Fatto sta che poco dopo me la rivedo li', all'angolo, insieme ad altre due auto della polizia, 2 ambulanze e mentre le stavano raggiungendo il loco : 3 mezzi dei pompieri e 1 macchina della ASL.

Praticamente all'appello mancavano solo i carabinieri, l'esercito e l'A-TEAM.

Curiosa come pochi, ho aspettato a lungo per capire cosa mai avesse richiesto un tale dispiegamento di forze.
All'ultimo piano del palazzo di fronte si è affacciato un tizio con la palandrana arancione (come quella che portano gli operatori 118) insime  a altri due tizi in tuta scura.
L'attenzione dei presenti quindi si è focalizzata lassu', ma c'è voluto perchè si capisse qualcosa.
Tra la folla di curiosi correvano di bocca in bocca mille ipotesi.
Un tentativo di suicidio?
Un'aggressione domestica?
Un malore?
Un tentativo di rapina?
Poi....i pompieri se ne sono andati, e con loro anche una delle due ambulanze.
Molti curiosi si sono distaccati dall'evento, tormando alle proprie faccende, ma io no...ero troppo curiosa!
Ed infine...ecco che l'ambulanza rimasta si sposta verso il viale privato per posizionarsi davanti all'entrata della palazzina del mistero.
E da essa...i paramedici fanno uscire la protagonista di cotanto scompiglio: UNA VECCHIETTA SEDUTA SU UNA SEDIA A ROTELLE!

Ma chi era questa tizia?
Immagino gli strilli che deve aver fatto.... un po' come mia nonna, che quando voleva farsi sentire era piu' che capace.
Certi gorgheggi....

A me la scena è senbrava quasi tragicomica.
Un po' alla Maison Ikkoku style.





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