Stamattina ho iniziato la terapia con la nuova paziente.
Ho imparato facilmente la strada per raggiungere casa sua, non è lontata dalla Casilina che sono già abbastanza abituata a frequentare, trasportata da un comodo trenino.
Già..il trenino.
Di solito ci faccio affidmento, perchè passa ogni quarto d'ora..ma oggi ho aspettato oltre un'ora che arrivasse.
Alla fermata ci eravamo ammucchiati in parecchi, ed io un certo punto ho dovuto prendere il bus per farmi portare almeno vinico al Ponte Casilino.
E li'... ho scoperto il motivo del ritardo del trenino.
Una traedia.
Un uomo si era BUTTATO SOTTO IL TRENO IN ARRIVO, mettendo fine alla sua vita in un modo atroce.
Sul ponte eravamo in tanti a guardare la scena.
Quella barella a terra, inutile.
Gli addetti che toglievano da sotto il mezzo una camicia azzurra stropicciata.
Probabilmente il corpo del poveretto era incastrato sotto il treno.
Ero davvero dispiaciuta per quel poveretto, sebbene so che il suicidio è un grandissimo peccato: buttare via la propria vita, dono del Signore è uno scempio enorme, ma nel contempo mi chiedo cosa avesse fatto disperare tanto quel poveretto da superare l'istinto di autoconservazione tipico di ogni creatura vivente.
Ho pregato per lui e preghiero' ancora stasera, non so chi fosse ne' che vita conducesse ma... che pena!
Anche per i suoi familiari..e per il conducente del trenino, che si è visto un uomo tuffarsi sotto il treno e morire sotto il suo proprio mezzo.
Dev'essere una cosa orribile.
Si sentirà un assassino!!!
Quanto strazio in un attimo.
Terribile veramente.
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