Quest'anno va così.
Sono in ferie da ieri (domenica) e si è deciso di non partire.
O meglio, hanno deciso i miei, per non lasciare sola mia zia e per non rischiare che la macchina ci pianti in asso nel ben mezzo dell'autostrada.
Un po' rosico, perchè a me piace staccare almeno una volta l'anno, allontanarmi da questa città che mi sta sempre più stretta e da questa aria cosi' afosa, puzzolente di benzene e questo rumore continuo di traffico e sirene.
Vorrei sentire il suono del vento che accarezza i rami degli alberi, il profumo della resina, il fresco dell'aria frizzantina della montagna.
Vorrei insomma essere lassù a Filettino senza pensieri, senza rimorsi, senza disturbi.
E invece no, quest'anno non lo vedrò questo bellissimo panorama, mi tocca stare davanti al solito palazzo a guardare solo asfalto e finestre.
Il mio fidanzato vuole organizzare una giornata speciale per il mio compleanno, tra 8 giorni, ma io non sono molto in vena di fare chissà cosa.
Mi basterebbe un gelato e una passeggiata.
Insomma, sto così (anzi nemmeno, io sto pure a dieta, come se non bastasse sta rottura di dovere restare in città mentre mezzo mondo si gode il mare o la montagna)
Ora avrò tempo per fare molte cose, qui' a casa, come risistemare (ancora) camera mia e portare roba al mercatino, preparare altri abiti per la prossima fiera...ma non ho voglia di fare un accidenti.
Sto proprio a terra, e il peggio è che nemmeno posso confidarlo ai miei, che mi prenderebbero per egoista e per capricciosa.
p.s. oggi è un mese che è morta Raffaella Carrà.
Il tempo vola veramente, sembra ieri.
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