tra le note

Alla fine è accaduto: io e mio padre ci siamo scritti ad un coro polifonico.
Un simpaticissimo coro in stile GOSPEL che fa le prove una volta a settimana, il giovedi' sera.
Ieri era la seconda volta che andavo e che provavo a partecipare e devo dire che piano piano credo che riusciro' ad ingranare.
Il difficile per me è riconoscere le intonazioni sulle note dello spartito: troppi anni sono passati dacchè studiavo musica a scuola.

La cosa incredibile è che tra gli elementi del coro (una contralto come me) c'era anche una Maria Pia, la figlia di una  mia ex paziente (deceduta ormai da qualche anno) con la quale avevo legato, e dalla quale mi ero persa un po' di vista per via delle giornate convulse che impegnano entrambe: la vita.
Ora ci vedremo ogni giovedi' sera, se Dio vuole, e la cosa mi fa davvero tanto piacere.

Oggi mi sono vista con una cara vecchia amica, e mentre arrivavo al nostro appuntamento mi sono fermata a comprare un raccoglitore ad anelli per conservarvi i fogli pentagramamti dei vari brani che eseguiamo.
Ovviamente il mio è azzurro profondo, il mio colore preferito, quello che forse mi rappresenta da sempre.
 E' stato un pomeriggio pieno di allegria, come quelli che non mi capitava di passare da tanto tempo.
abbiamo caxxeggiato e fatto shopping e confidenze come non ci fosse un domani,  ed io ho comprato anche un piccolo quadernetto dalla copertina brillante e un set di mini gommine da usare come oggetti di scena per il mio Barbie progetto.
(A proposito: dove sono finite?) ^^"

Tornate in zona, ho invitato Monica a casa, dove si è divertita a chiacchierare anche con mia mamma sugli argomenti che ci accomunano: gli anneddoti sui nostri animali domenstici di oggi e di ieri.
Il tempo è volato via in un soffio!
E io penso già a domani...sabato...il compleanno di Vincenzo (elemento della mia compagnia di matti e neo papà)
Già mi immagino i discorsi su pannolini e altre amenità del genere a tavola.
Vabbè...intanto gidiamoci la serata: ho dei bei progetti, per il mio unicinetto questa sera.

Quando se ne vanno

 Ho aspettato 24 ore per farlo , poi ho telefonato a casa di Angela, mia nuova paziente a me coetanea.
Ho fatto solo 4 sedute con lei, ma sembrava avessi iniziato un buon percorso, ma Dio aveva deciso altrimenti, per il suo bene.

Angela era nata con una grave sindrome genetica rara e degenerativa, dovuta a un difetto cromosomico che hanno entrambi i genitori, seppur recessivo.
Questo l'ha portata a vivere una vita che una donna della mia età non vorrebbe mai, seppur in una famiglia che l'ha amata tantissimo ed assistita in tutti i modi possibili.

Venerdi' è entrata al s. Camillo in codice rosso, con difficoltà respiratorie: una terza polmonite l'ha portata via ieri sera.
La madre, mentre me lo raccontava al cellulare, piangeva disperata.
Posso solo immaginare come il suo cuore sia spezzato, in questo momento.

Mia mamma mi ha consigliato di andare alle esequie, domani mattina alle 10:30.
Onestamente non ne ho molta voglia: mi si gonfierà il cuore, ma credo sia giusto farlo.
Porgere l'ultimo saluto a una donna il cuo corpo non ha potuto fiorire e che Dio, nella sua immensa bontà, ha deciso di portare a se' credo sia una bella cosa.
Domattina le portero' una rosa bianca.
Spero che da lassu', libera da quel corpo che non voleva proprio funzionare, lei possa sorridere come ha fatto per le mie battute.

Dovrei essere un po' abituata all'idea che a volte i miei pazienti se ne vanno da questo mondo, ma quando si tratta di anziani è una cosa, ma nel caso di giovani è proprio terribile.
Anche per me: ci rimango stramale.