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giovedì 9 gennaio 2014

passaggio d'anno

E' anche quest'anno è finito.
Il 2013 ha visto molti momenti speciali, primo tra tutti il matrimonio tra mia sorella e il suo bel carabiniere.
Una vera festa gioiosa e piena di voglia di vivere, che resterà nel mio cuore.
Dio com'era bella e raggiante!

Ma torniamo al resoconto...
Niente Sardegna e anzi, da quel che so pare che ora la zona è piuttosto disastrata a causa dell'alluvione.
Chissà come sono combinati tutti  i posti che abbiamo conosciuto?
Sono preoccupata, oltre che curiosa.

Ottobre: niente halloween, non mi sono organizzata per tempo.
Ma Natale...beh wow, eravamo in 12!!!
Come quando ero piccola, la sala era piena di gente a cui vogliamo un gran bene, c'era persino mia cugina Anty, scesa dalla Germania per un blitz natalizio e che non vedevamo da tempo.

E l'albero...beh, come ogni anno scintillava in penombra, silenzioso protagonista irrinunciabile della festa piu' bella dell'anno.
Ovviamente anche quest'anno ho fatto un paio di aggiunte, usando l'uncinetto e un po' di lana:
Un pupazzo di neve...

 ...e un mini TARDIS.
La mia passione per la serie inglese che da 50 anni tiene incollate allo schermo milioni di persone (e che io ho scoperto solo lo scorso agosto) cresce in maniera esponenziale, e non potevo resistere all'idea di avere un modellino di TARDIS tra i rami del mio albero.
Com'è venuto?
Per renderlo quadrotto ci ho messo dei fogli di giornale (opuscoli, in realtà)piegati ad arte, come imbottitura.


Mia madre voleva sotto l'albero solo un pacchetto a testa, ma con tanta gente presente che si scambiava doni, questa era un'utopia, lo sapevamo dall'inizio.. e devo dire che tutti quei pacchetti colorati stavano benissimo, sotto l'albero.


Io?
Ho chiesto a mia madre 2 libri.
Sempre in tema DOCTOR WHO.
E li ho dovuti pure comprare io: lei non sarebbe stata capace di capirci un granchè, dato che la serie nemmeno la conosce.
Io stessa l'ho scoperta per caso questa estate, dopo l'insistenza di una mia amica già whovian da tempo, complice la noia (in montagna in effetti non c'era molto da fare per passare il tempo, ed è cosi' che ho anche iniziato con l'uncinetto,scoprendone il fascino)


A s.Stefano i miei sono partiti per la montagna, lasciando qui' me e Puffo.
Ho passato un capodanno romanticissimo, con Fabio.
Abbiamo cenato insieme e tenuto protetto Puffino, mentre fuori Roma esplodeva in botti talmente forti che sembrava si stessero prendendo a cannonate tra vicini di casa e dirimpettai.

Poi...la Befana.
Sotto l'albero, sempre splendido, ecco spuntare le calze.
La KINDER per Fabio, una di juta per i miei (ci ho messo davvero di tutto) e una piu' piccola per Puffo.
Il micio trova sempre qualcosa sotto l'albero, sia a Natale che alla Befana: è un membro importante della nostra famiglia!


E le feste sono praticamente finite con la tempesta, in una nottata di scrosci di pioggia gelida e raffiche di vento pazzesche.
Ecco come io e Puffo abbiamo trovato il 7 gennaio il nostro limone impazzito (non fa piu' limoni: ma mandarini non commestibili).

L'asparagina della colonna di destra è caduta sul terrazzo (per fortuna, senno' faceva un volo di 2 piani) e il "limondarino" si è sdraiato spaccando il vaso, pesantissimo, in 3 parti.
La forza della Natura che ci ricordava che c'è poco da pensarci su: ormai è davvero inverno.

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