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giovedì 7 marzo 2019

la mia prima ipertensione

Una settimana del cavolo.
Venerdi' sera sono tornata a casa con una spossatezza incredibile: credevo di essere di una stanchezza mai sentita.
Avevo anche i piedi pesanti.
Papà ha voluto provarmi la pressione sanguigna, e da li' è partita una vera e propria odissea.
Avevo il mio primo picco di ipertensione arteriosa, io che ho sempre avuto la pressione bassa!
Piu' di 200 sia di minima che di massima: mi sono dovuta stendere immediatamente sul divano a piedi rialzati.

Sabato e domenica cercavamo tutti di capire cosa fare, mentre io ero bloccata a letto.
Tutto cio' pero' mentre io mi sentivo benissimo!
Volevo continuare a occuparmi della casa come mi ero prefissata, dato che mamma deve restare a riposo per un mese dopo averla scampata bella.
Lei, infarto.
Papà con un inizio di gotta.
Io cosi'.
UN CASINO.

 
Tutti a dirmi di stare calma e di rilassarmi, ma in casa c'era il panico.
I miei si dicevano di tutto perchè mamma pretendeva (e pretende) di riprendere a occuparsi della casa, mentre a voglia te quanto dovrà attendere prima di fare i lavoretti chesvolgeva sempre: l'affanno è sempre dietro l'angolo a ricordarle che non è affatto guarita.

Con l'aiuto di mia sorella ho (abbiamo) iniziato obtortocollo una dieta per far scendere la pressione  e ho scoperto che moltissime cose che mangio abitualmente con  gusto non mi fanno piu' bene.
Cavolo...io adoro la pizza, adoro il formaggio grana, mi piace tanto il sale..
Intanto l'altro ieri (martedi) mio padre mi ha portata al pronto soccorso, dove mi hanno RICOVERATA IN CODICE GIALLO.
Mi hanno fatto un prelievo (il sangue risulta perfetto), l'elettrocardiogramma (tutto ok), mi hanno fatto una puntura (complimenti all'infermiera, non ho sentito nulla di nulla) per stoppare il rialso pressorio e una TAC alla testa perchè stavo notando dei piccoli stordimenti.
Anche li', nulla da segnalare.
Mi hanno tenuta in osservazione TUTTA LA SACROSANTA GIORNATA in uno stanzone in cui andavano e arrivavano tutti i codici gialli.
Ho visto passare davanti a me le persone piu' svariate, e ho fatto comunella con una paziente che aspettava di avere un letto (e che era parcheggiata li' da 2 giorni) e con una nutrizionista che aveva portato la madre al pronto soccorso perchè era caduta.
Di faccia.
Oook.... ^^"

Tra noi tre si è creata una sorta di allegria, e tutte le ore che ho dovuto passare li' dentro sono risultate quasi piacevoli.
Avevo con me anche il "tamagotchi 4U" che tanto mi piace, quindi tra una chiacchiera,m una risata e un po' di gioco, sono riuscita a passare la giornata.
Ero sono preoccupata per mio padre e mia cugina,. che dacchè ero stata portata all'interno dell'ospedale, non si erano mai schiodati dalla hall.
Un certo punto poi mi è pure morto il cellulare.. ^^"

Sono tornata a casa che avevo ancora 100 di massima e 150 di minima: un'assurdità, seppur meno dei 200 iniziali.
 

Da ieri dormo di nuovo nella stanza degli ospiti, e il mio compagno viene sempre a trovarmi.
Domani sera ho appuntamento con il cardiologo e stasera la pressione è finalmente scesa a valori umani, grazie alla pasticca che mi ha datto ieri il medico di base.
Non vedo l'ora di poter uscire e riprendere la vita di sempre: non posso stare cosi', bloccata ai domiciliari stando male pur non sentendomici.
Oddio, forse che non mi ci sento è pure meglio, ma vorrei riprendere a lavorare, questo intendevo.

Credo che abbia ragione il mio compagno quando ieri ha detto che quest'anno è iniziato malissimo.
Io non positiva e voglio pensare che da ora in poi non possa che migliorare.

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